Teatro Comunale Soverato 13 marzo 2008 Mattino con le Scuole Superiori

Le donne hanno una storia?

Introduzione della Presidente della BDS

In un periodo in cui le speranze di futuro sembrano ammutolite, non è strano, forse è inevitabile, cercare di mettere a fuoco come siamo arrivate a questo presente che sembra chiuderci in un gigantesco blob. Non è la nostalgia il nostro movente ma la necessità di capire. La memoria, lo sappiamo bene, è uno strumento potentissimo ma può essere anche molto ingannevole, perciò va maneggiato con cura, sapendo che il problema è come si racconta: scegliere, mettere in sequenza, stabilire connessioni, che diano forma a ciò che è accaduto, è sempre, comunque, già un’interpretazione.

La storia, tuttavia, per essere assimilata, ha bisogno di una memoria condivisa pubblica. Intendo dire che per le generazioni non protagoniste o testimoni dirette di determinati eventi/processi, non può essere un dovere imposto il ricordare o il recepire la trasmissione del ricordo altrui, bensì un vero e proprio diritto, al pari degli altri e comunemente riconosciuti diritti di cittadinanza, quello di essere garantiti rispetto alla trasmissione stessa. Devono cioè poterne fruire e questo chiama in causa le generazioni più adulte o anziane o quelle istituzionalmente preposte a ciò per le quali evidentemente sussiste il dovere, l’obbligo morale di assicurare modi e condizioni per cui ciò avvenga.

Un percorso centrato sulle politiche di genere ci consente anche di riflettere sul tema delle relazioni generazionali così presente nel dibattito tra donne: le donne che il femminismo l’hanno fatto stentano a riconoscere quelle venute dopo che sembrano guardare con diffidenza o aperta ostilità alle generazioni delle “madri”, sempre ancora sulla scena, troppo ingombranti, con un insopportabile di più di tutto: storia, memoria, pratica, teoria, forza, debolezza.

Ricostruire una prospettiva che parli il linguaggio della libertà,della possibilità di autodeterminazione di donne e uomini, è ciò che tutte/i assieme possiamo fare, imparando a riconoscere le nostre diversità e ricercando le affinità.

Lilly Rosso